Storie di sostenibilità:
casi reali di manutenzione dei
fluidi di lubrificazione, potenza e processo

Quando si parla di manutenzione si fa spesso riferimento all’insieme di attività necessarie per preservare le funzionalità e l’efficienza degli impianti, ma nella nostra crescente complessità industriale è necessario ampliarne il perimetro tecnico e culturale. La manutenzione può e deve includere anche aspetti di sostenibilità: sicurezza, affidabilità, cost saving e, non ultimi, ambientali.

In due brevi interventi mostreremo come si possano migliorare questi aspetti nel mondo dell’oleodinamica e dei fluidi di processo, con scelte tecniche opportune anche applicabili ad impianti già esistenti.

La presenza di aria nell’olio è fisiologica, è l’attività stessa dell’impianto che ne causa l’ingresso; normalmente si mitiga il problema aumentando le dimensioni dei serbatoi e conseguentemente la quantità di fluido utilizzato, in modo di dare all’aria il tempo di separarsi.

Nell’intervento approfondiremo attraverso un caso reale come le recenti tecnologie sviluppate consentano di capire cosa avviene all’interno dei serbatoi per ottimizzare il sistema in termini di efficienza energetica e ridurre drasticamente la dimensione dei serbatoi e di fluido impiegato.

I fluidi industriali sono spesso più contaminati dei limiti accettabili per i nostri impianti. Chi manutiene un impianto conosce perfettamente i rischi connessi alla contaminazione dei fluidi industriali: usura, intasamento di scambiatori e membrane, blocco degli ugelli, trafilamenti e grippaggi, abbassamento della qualità del prodotto. E in ultima analisi possono condurre al di fermo macchina.
Oggi che il termine manutenzione si accompagna sempre più all’ottimizzazione dei processi anche la filtrazione assume un ruolo fondamentale per la business continuity.
Attraverso il revamping e l’upgrade degli impianti è possibile dotare i sistemi di soluzioni in grado di allungare i tempi di intervento e ridurre le fermate con strategie di manutenzione predittiva.
Nell’intervento vedremo come una filtrazione continua ed efficiente implementata nell’upgrade dei sistemi filtranti installati da un’azienda cliente si sia trasformata in un caso reale di efficientamento dei processi e manutenzione.

Dall’analisi per l’on-condition, alla definizione della migliore strategia di cleanlinessupdating e/o retrofitting: i nostri specialisti sono al tuo fianco nella definizione e implementazione di servizi e soluzioni tagliati a misura dei tuoi assets. Per l’efficacia e l’efficienza di macchine e impianti, Hydac sostiene la diffusione di una cultura di manutenzione: sicura, connessa e sostenibile.

Per maggiori informazioni clicca qui.

Egger Helmut, PM Filtrazione di Hydac spa

Lavora in Hydac da 18 anni e si è sempre occupato di filtrazione oleodinamica in ambito mobile e industriale. Si è occupato inizialmente di analisi sul campo per specializzarsi sempre più nell’ambito della filtrazione sino a diventare responsabile italiano della divisione Filtertechnik e FluidFilter di Hydac.

Gianfranco Rossi, PM Filtrazione Hydac S.p.A.

Gianfranco Rossi è Product Manager della Process Technology e della filtrazione oleodinamica industriale per Hydac S.p.A.

Ha sviluppato un’esperienza trentennale nel comparto che lo ha portato a seguire e sviluppare progetti, nelle più svariate applicazioni dall’analisi dell’applicazione e delle necessità dei committenti sino allo start-up di impianto.

Giuseppe Ferrari, Responsabile Ufficio Tecnico, Hydac

Giuseppe Ferrari è laureato in Ingegneria Meccanica al Politecnico di Milano e da oltre vent’anni si occupa di componenti e sistemi oleodinamici presso Hydac Italia in cui ricopre il ruolo di Responsabile dell’Ufficio Tecnico.